Ho sempre pensato che anche con dei bambini piccoli non si dovesse
rinunciare a viaggiare, anzi, proprio per loro, innescare sin da subito
determinate attitudini all’adattarsi e al cambiamento continuo, porta
moltissimi benefici.
Alberto, nato nel 2009, a 2
mesi ha fatto i suoi primi 1000km in auto, ha compiuto 1 anno a Lisbona
e conosce molto bene l’aereo che ci porta nelle nostre frequenti mete
estere; come lui Rebecca, nata nel 2010, ha giÃ
viaggiato in Spagna e in Polonia, oltre alle tante gite fuori porta di
alcuni giorni che prendiamo durante l’anno e al continuo su e giù da
Venezia verso il nostro Salento natio.
Stare fermi è tempo sprecato,
non hanno paura di cambiare letti, ritmi, luoghi e abitudini, sanno giÃ
che esistono lingue diverse per luoghi diversi e sanno adattarsi
velocemente. Un po’ ho dovuto combattere con i freni e le apprensioni di
mamma e parenti, ma ora, almeno la mamma, mi da ragione su questa
scelta.
Loro parlano dei viaggi passati, raccontano e ricordano
attraverso i video che ho fatto, le foto o i libri di viaggio che ho
stampato, e spesso mi chiedono di rivedere il materiale. Sono
soddisfazioni enormi per me, trasmettere una passione del genere agendo,
vivendola insieme non a parole ma nei fatti, raccogliendo entusiasmo e
curiosità , se non mi credete, chiedetelo a loro.
"…chi non parte, in veritÃ
in nessun posto arriverà .”
(G. Rodari)