Perché Fuji? Il mio affiancamento al MFT in un nuovo viaggio personale parallelo.

Qualche settimana fa, nel raduno fotografico di Semplicemente fotografare a Novafeltria (Rn), ho avuto modo di scattare e confrontarmi con molti amici fotografi che adoperavano il sistema Fuji X-Trans, e sebbene in molte situazioni la velocità e versatilità del mio m43 fosse preferibile per me, ci sono stati alcuni scatti del piccolo teatro della città che mi hanno impressionato. Li aveva fatti Mauro Raponi, con una Fuji X-pro1 e una lente che mi ha lasciato basito. Io non ero con lui in quel momento, ho fotografato anche io quel teatro con la OMD EM5 e il Lumix 7-14/4, ma appena ho visto quelle immagini la prima domanda che gli ho fatto è stata con quale lente li avesse fatti. Si trattava del Fuji 14mm f 2,8 preso in prova dal banchetto Fuji che era li per la demo legata all'evento. Credo che sia la prima volta che sono così colpito rispetto a un risultato fotografico (non avevo idea di come avesse fatto quegli scatti), probabilmente il fatto di essere passato nello stesso luogo e con la stessa luce ed aver verificato di persona le possibilità di quello spazio fotografico, mi hanno aiutato a capire il lavoro incredibile che consentiva di fare quella lente.

Dopo di ciò, anche per la gestione dei gap di luci e ombre visti sull’ X-trans, ho deciso di affiancare un corpo macchina Fuji al mio setup MFT, e di sfoltire una buona fetta delle lenti in mio possesso per reinvestire in alcune focali di questo sistema. Il 14mm è stato nei miei desideri fin dall’inizio, ma dato il costo ho preferito aspettare un attimo per cercarlo usato.

Ho optato per la Xe-2 come macchina perché sono più attratto dalle rangefinder, anche come trasportabilità e feeling, il sensore e il processore sono i medesimi dell’ammiraglia X-T1, e anche la velocità dell’Af che per me è molto importante. Certo bisogna adeguarsi a un po’ di compromessi ergonomici e operativi, come ho scritto nel primo hands on pubblicato qui, ma gradualmente il feeling empatico si sta facendo strada e riesco a lavorarci piuttosto bene nelle diverse situazioni.



Una sorpresa è stata la bontà della lente kit, il 18-55/2,8-4 XF che è straordinario nel rapporto prezzo-prestazioni, e credo serenamente che possa sostituire i normali nel suo range focale, molto ben costruito, stabilizzato e con un’ottima resa in tutta l’escursione, anche a fondo corsa di 55mm.



Un compromesso economico è stato il XC 50-230/4,5-6,7, ma si è rivelata una lente leggera, ben stabilizzata, versatile e con una bella resa ottica, vale molto più di quello che costa.
Per ora resto in standby sulle focali tele, sinceramente il 56/1,2 non è quello che cerco, mentre attendo con ansia di vedere il 90/2 in programma per il prossimo anno.




Manterrò le gemme collezionate finora del MFT, sfruttandole in parallelo per le loro peculiarità e tra qualche mese vedrò cosa ripensare o tenere, potendolo fare credo che conoscere e sfruttare al meglio le potenzialità dei singoli sistemi (e per me il consorzio Microquattroterzi (MFT) e Fuji sono tra gli episodi più interessanti nel panorama attuale) possa aiutare ad esprimersi meglio fotograficamente, e che le sinergie siano il modo migliore di procedere quando ci si vuole migliorare.

to be continued…

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