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Olympus Omd E-M5 vs E-PL5, light or EVIL?
L’indecisione principale per chi si affaccia nel mondo mirrorless è quella di sceglie ere se optare per la linea Pen in stile rangefinder o imboccare la via del male con le EVIL cioè quelle dotate di un mirino elettronico integrato.
Vi risparmio tutta la varietà di offerte dell’attuale settore mirrorles e mi fiondo immediatamente nel mio microcosmo specifico!
Ho usato per alcuni mesi una cosiddetta Pen Light Olympus EPL5, un piccolo gioiello in metallo che montava l’ultimo sensore Sony da 16mpx condividendolo con la relativa top di gamma OMD EM5 (ora superata dalla nuova M1).
Quando mi sono convinto a passare a questo sistema l’ho scelta proprio
perché sapevo che l’IQ (qualità di immagine) della piccola sarebbe stata
la stessa dell’ammiraglia, ma la portabilità della EPL5 mi consentiva
l’utilizzo pocket che avevo in mente.
Proprio ieri, dopo 8 mesi di utilizzo della PL5 (in realtà affiancata da altri corpi come la GH1 Lumix e la PL1 Olympus), ho deciso di prendere una OMD EM5
(usata) in vista del prossimo viaggio in Andalusia, con l’intenzione di
portare due corpi con lo stesso sensore ma con attitudini di utilizzo
diversi, o comunque per poter montare due focali distinte e avere una
maggiore versatilità di scatto.
Ho già fatto una cosa del genere utilizzando in Polonia la
Gh1 al fianco della PL5, e mi è stato molto utile, soprattutto quando
servivano focali molto diverse per cogliere aspetti differenti degli
stessi soggetti. (vedi: http://renus73.tumblr.com/post/60738507161/viaggio-in-polonia-21-28-aprile-2013 )
Tornando ai corpi in oggetto, un primo feedback a
caldo è il feel istantaneo che si ha prendendo in mano la M5, dopo mesi
di pen light è un bel salto; eppure la pl5 ha il suo bel carattere
solido, in metallo, ma la M5 è un altro pianeta in questo senso; certo
la evil è più pesante e massiccia, ma sempre nei limiti del campo mirrorless.
Altro aspetto sono i comandi e le ghiere, nonostante
le differenze ci ho messo un attimo a sentirmi a mio agio, sia con i
menu che con i controlli, anche se devo dire che l’interruttore della M5
di ON/OFF per me è più scomodo di quello della PL5, e questo
nell’utilizzo street con lunghe camminate si traduce nel dover lasciare
la M5 sempre accesa se si vuole cogliere l’attimo, mentre la PL5 mi
consentiva di avviare e scattare in pochi istanti senza perdere lo
scatto, il tutto con una mano sola. (lo switch a levetta rende quasi
indispensabile l’impugnatura a due mani).
Lo schermo basculante è simile, ma in questo la PL5 è
più versatile e consente di ribaltarlo frontalmente, cosa che trovo
comoda in diverse occasioni di reportage di viaggio… però quello della
M5 è migliore, anche come proporzioni e soprattutto è affiancato dallo
splendido mirino elettronico. La nota positiva delle EVIL è che il
mirino ha dei sensori di prossimità e si può impostare in modo tale che
quando si avvicina l’occhio il mirino si attivi in automatico e
viceversa. Con i mirini esterni sulle PEN questo non può avvenire e
bisogna premere un pulsante per switchare tra display e mirino, cosa che
trovo frustrante tanto da farmi lasciare il mirino a casa. Certo anche
ai sensori ci si deve abituare perché si rischia di farli intervenire
accidentalmente.
Nota sulla modalità video, la PL5 consente di gestire il
touch screen e cambiare i punti di messa a fuoco durante la
registrazione mentre inspiegabilmente la M5 no. Questo è un grosso
limite per me, e se da un lato mi impone di usare la PL5 per i video,
dall’altro mi priva della superba stabilizzazione del corpo della Evil
nei filmati.
E proprio l’IBIS sofisticato a 5 assi
(rispetto ai 2 della Pen) è uno dei punti di forza assoluti di questa
macchina, riesco a fare scatto con tempi oltre il secondo che in molte
condizioni ci si sognerebbe, solo questo basterebbe a fare la differenza
con la concorrenza.
Per ora come primo feedback a caldo penso che sia
sufficiente, ma tornerò sull’argomento dopo il primo giro di rodaggio
serio on the road, se avete domande, curiosità o qualunque altra cosa,
scrivetemi!
Renato Greco
© 2013 - All rights reserved
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Io ho acquistato di recente un omd-m5. So che non ė più freschissima come micro 4/3 ma volendo utilizzarla anche per la fotografia subacquea era un giusto compromesso per le mie finanze. Dopo qualche giorno di utilizzo, a parte l'uso dei menù un po' impacciato e i tasti freccetta non proprio comodi trovo difficoltà a bilanciare correttamente i tempi nel senso che la foto vista nel mirino sembra corretta, scaricata sul pc molte volte è sottoesposta. Hai qualche consiglio da darmi in merito oppure è solo il mio occhio ancora poco allenato?
RispondiEliminaScusa, nel commento precedente ho visto che non compare il mio nomemi chiamo Alessandro
RispondiEliminaCiao Alessandro, intanto grazie per avermi scritto.
RispondiEliminaLe Olympus sono molto ricche come menù e impèostazioni e per questa ragione hanno una curva di apprendimento abbastanza lenta per familiarizzare con lo strumento, però dll'altro lato offrono molte possibilità di intervento nei settaggi. Anche l'esposizione non è sempre facile da comprendere, per discuterne ti invito al forum che abbiamo aperto esclusivamente per i sistemi mirrorless, www.csctalk.com vedrai che se ne potrà parlare in maniera più diretta e approfondita con tutti gli utenti che fotografano con questa macchina, ti aspetto!